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abbazia pomposa

BORGHI NASCOSTI E GIOIELLI DEL TERRITORIO – L’ABBAZIA DI POMPOSA

UN’ABBAZIA SUL DELTA DEL PO…

Ai confini del Parco del Delta del Po, lungo la strada statale Romea, nel comune di Codigoro, sorge l’Abbazia di Pomposa.abbazia pomposa

Con il suo campanile di 48 metri, questa imponente chiesa si staglia nella pianura circostante ed è una delle abbazie più importanti di tutto il Nord Italia.

FONDATA DAI MONACI BENEDETTINI…

L’ abbazia fu fondata dai monaci Benedettini nel VII secolo, su quella che era anticamente un’isola compresa tra due rami del fiume Po, la cosiddetta Insula Pomposiana, circondata da una fitta vegetazione.

A quel tempo l’area in cui sorgeva l’abbazia non era certo delle più salubri, viste le paludi che la circondavano e, di conseguenza, non era nemmeno molto popolata.ABBAZIA POMPOSA portico

Proprio per questo i monaci decisero di erigere in questo punto la loro chiesa. Qui, potevano essere isolati dal resto del mondo e dedicarsi alle proprie attività vivendo in pace. D’altra parte, la regola dei Benedettini era ed è tutt’ora, “Ora et Labora”, vale a dire “Prega e Lavora”, per questo motivo, questa zona era veramente perfetta per loro.

Nel 1026 l’abbazia fu ufficialmente consacrata e divenne un monastero importantissimo dell’Italia settentrionale. Molti si recavano là in pellegrinaggio, viaggiatori di ogni genere e persone che volevano ritrovare se stesse e il contatto con Dio.

CICLI DI AFFRESCHI E UNO SPLENDIDO CAMPANILE…

Entrando nella chiesa, la basilica di Santa Maria Assunta, ciò che colpisce maggiormente, oltre alla somiglianza con chiese come Sant’ Apollinare a Ravenna, sono i cicli di affreschi di scuola bolognese della metà del Trecento. Potrete vedere storie del Vecchio e Nuovo Testamento, scene dell’Apocalisse e del Giudizio Universale.abbazia pomposa

Al fianco della chiesa, il campanile romanico-lombardo realizzato nel 1063 dall’architetto Deusdedit , colpisce per la sua altezza, che lo fa svettare come un faro in mezzo al paesaggio circostante piuttosto piatto.

GUIDOD’AREZZO E LE NOTE…

E’ importante ricordare che fu monaco di questa stessa abbazia Guido d’Arezzo un teorico musicale fra i più importanti del suo periodo, che proprio qui iniziò gli studi di teoria musicale e fu il precursore delle note, delle scale musicali e del pentagramma.portico abbazia pomposa

UN FARO NELLA NEBBIA…

Insomma, un vero e proprio gioiello del territorio a pochi chilometri da Ferrara. Se non l’avete ancora fatto, dovete assolutamente regalarvi una gita all’Abbazia di Pomposa. Sicuramente sarà un’esperienza bellissima in primavera o in estate, ma, se volete un consiglio, una gita in autunno o in inverno, magari con un po’ di nebbia, saprà regalarvi un’emozione unica. Vedrete il campanile stagliarsi in lontananza, quasi come un faro e ne rimarrete semplicemente incantati.abbazia pomposa nebbia

 

 

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